Varato il primo Superyacht con fuel cell a metanolo verde
E' il 50Steel di Sanlorenzo. A bordo hotellerie zero emissioni
Un superyacht da 50 metri di lunghezza, il primo al mondo di questa grandezza alimentato con un 'reformer fuel cell' a metanolo verde e a bordo l'hotellerie a zero emissioni: la maison italiana della nautica di lusso Sanlorenzo ha varato nell'ambito degli Èlite Days 2024. Si tratta della prima unità del 50Steel che sarà consegnata entro luglio. L'acquirente è lo stesso Ceo della società, l'imprenditore Massimo Perotti. Sanlorenzo - rende noto la società - raggiunge un nuovo traguardo nel suo percorso di radicale innovazione tecnologica per la carbon neutrality. Inoltre 50Steel introdurrà sul mercato un'altra innovazione: il sistema Hidden engine room (Her), rivoluzionario concept di bordo che ha permesso di recuperare spazio per far posto a un'area preziosa di ulteriore abitabilità, modificando il layout tradizionale della barca. Il superyacht si sviluppa infatti su cinque ponti sfalsati con una architettura interna che risulta impercettibile dal profilo esterno. All'interno ci sono un ampio salone del ponte principale, le scale studiate per lascia trasparire la luce, una zona dedicata alla palestra e alla spa, un secondo salone, la sala da pranzo, quattro cabine per gli ospiti e una per l'armatore nonché due piscine. "Con il varo del 50Steel - ha detto Massimo Perotti, presidente e ceo del Gruppo Sanlorenzo -, Sanlorenzo festeggia una tappa fondamentale della sua storia, nel segno dell'innovazione e della sostenibilità. La nuova linea di superyacht incarna lo spirito pionieristico e la passione per le sfide che da sempre ci guidano nella progettazione e realizzazione della nostra flotta. Credo che ciò che ci distingue sia la capacità di guidare l'innovazione del settore, abbracciando soluzioni all'avanguardia non solo nel design, sempre elegante e confortevole - ha concluso -, ma anche nel campo della tecnologia e della sostenibilità, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di riduzione dell'impronta ambientale che ci siamo dati".
E.Borstelmann--HHA