Bankitalia, le banche restano in buona salute
La richieste di più capitale coperta da opzione tassa profitti
Le banche in Italia si mantengono in buona salute con una redditività che si ridurrà nel 2024 sotto l'effetto del calo dei tassi e di un maggior costo della raccolta, restando tuttavia "alta". Nel rapporto sulla stabilità finanziaria la Banca d'Italia dipinge una condizione ancora positiva per il comparto del credito che dovrà comunque affrontare un aumento dei flussi di crediti deteriorati nei prossimi mesi e possibili turbolenze legate ai rischi della geopolitica. Un'altra buona notizia è che la richiesta della stessa Banca d'Italia di una riserva macroprudenziale (annunciata dal governatore Panetta a febbraio e poi varata dopo una consultazione con il mercato) potrà essere coperta con gli accantonamenti disposti in alternativa al pagamento della tassa sugli extraprofitti. Una scelta operata da tutte le banche italiane. Anche per questo la misura decisa da Via Nazionale non ha provoato scossoni da parte del mercato. Nel rapporto si riconosce come le rettifiche di valore su crediti crescerebbero in misura significativa nel prossimo triennio, in linea con l'aumento atteso del tasso di deterioramento dei prestiti, fino a un livello circa doppio rispetto a quello del 2023. Questo valore sarebbe prossimo ai livelli registrati prima della crisi pandemica e nettamente inferiore al picco toccato in seguito alla crisi dei debiti sovrani.
P.Meier--HHA