Borsa: Milano scivola con l'Europa su venti di guerra e Cina
In tensione i titoli di Stato. Pesanti Stellantis, Intesa ed Eni
Le tensioni in Medio Oriente e le incertezze sulla crescita della Cina, oltre a quelle sulle politiche di riduzione dei tassi da parte delle banche centrali, affossano le Borse europee. La seduta è stata ampiamente negativa per Milano, il cui indice Ftse Mib ha concluso in calo dell'1,65% a 33.393 punti, con l'Ftse All share in ribasso dell'1,62% a quota 35.524. La Borsa peggiore della giornata è stata comunque quella di Londra, che ha chiuso in negativo dell'1,8%, seguita da Madrid in ribasso dell'1,5%. Parigi e Amsterdam hanno ceduto l'1,4%, mentre Francoforte ha segnato un ribasso dell'1,3% finale. Chiara tensione sui titoli di Stato europei, con il rendimento del Btp a 10 anni che ha concluso la seduta al 3,93% ma, trattandosi di un movimento comune nel Vecchio continente, lo spread con il Bund tedesco è rimasto stabile lo spread a 145 'basis point'. Prezzo del gas invece in evidente rialzo: il future con consegna a maggio ha chiuso in crescita del 6% a 33 euro al Megawattora: nelle ultime quattro sedute le quotazioni sono salite del 21%. Calmo invece il petrolio sugli 85 dollari al barile. In questo clima, tra i titoli maggiori di Piazza Affari il più pesante è stato Stellantis, che nel giorno dell'assemblea ha ceduto il 2,9% a 24,2 euro. Vendite anche su Prysmian (-2,5%), con Saipem in calo del 2,3%, Intesa del 2,2% ed Eni del 2,1%. Di contro, in rialzo dello 0,9% Amplifon dopo un report positivo di Barclays.
O.Meyer--HHA