Fabi, le banche hanno già anticipato il taglio dei tassi
Un italiano su quattro è indebitato, uno su due ha un mutuo
Da alcuni mesi, le banche, in previsione di un taglio del tasso da parte dell'Eurotower, hanno anticipato il calo e la discesa potrebbe proseguire nei prossimi mesi. Lo afferma il sindacato bancario Fabi indicando che le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l'acquisto di una casa. "I tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,69%, rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023 e potrebbero calare ancora al 3,45% - sostiene Fabi - una riduzione che comporterà, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, un risparmio complessivo di quasi 62.000 euro (-17%). I tassi sul credito al consumo sono scesi a una media dell'8,93%, dopo picchi superiori al 14%, e potrebbero calare ancora all'8,5%: vuol dire che un'automobile da 25.000 euro comprata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà quasi 11.000 euro in meno (-22,2%) rispetto al 2023; mentre per una lavatrice da 750 euro, con un credito di 5 anni, il risparmio, nei prossimi mesi, sarà di 155 euro (-14%)". Fabi spiega che il valore complessivo dei mutui per l'acquisto di abitazioni ammontava, a fine marzo 2024, a 423,4 miliardi di euro, in crescita di circa 33 miliardi rispetto a fine 2020 (+9%), ma in calo di 3 miliardi rispetto a fine 2022 (-1%). Sul totale di 423,4 miliardi erogati, circa un terzo, cioè 144 miliardi, è a tasso variabile e i restanti 279 miliardi sono a tasso fisso. Le rate dei vecchi mutui a tasso fisso, cioè quelli erogati fino alla fine del 2021-inizio 2022, non cambiano e resteranno intatte fino al termine del piano di rimborso; le rate dei vecchi mutui a tasso variabile potrebbero iniziare una progressiva discesa, anche se è difficile, al momento, indicare una traiettoria precisa, dice Fabi.
J.Berger--HHA