Borsa: Milano giù con l'Europa e Wall Street in attesa della Fed
Male Francoforte dopo produzione industria, Piazza Affari -1,1%
Dopo una giornata di attesa, il finale delle Borse europee è stato chiaramente pessimista in parallelo ai cali di Wall Street. Gli operatori sono focalizzati sui prossimi tagli da parte delle banche centrali e soprattutto della Federal Reserve, con l'attenzione sui dati macroeconomici che potrebbero condizionarne le scelte. La Borsa peggiore è stata quella di Francoforte, che è scesa dell'1,6% dopo il crollo della produzione industriale tedesca in luglio (-2,4% rispetto alle stime che prevedevano una limatura dello 0,5%). Amsterdam ha perso l'1,4% ed è stata una seduta negativa, con una consistente corrente di vendite nel finale, anche per Milano, con l'indice Ftse Mib che ha concluso in calo dell'1,17% a 33.291 punti e l'Ftse All share in ribasso dell'1,18% a quota 35.381. In calo finale di un punto percentuale Parigi, dello 0,8% Madrid e dello 0,7% Londra. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni è in leggero rialzo a 145 punti base rispetto ai 143 dell'avvio di giornata, con il rendimento del prodotto del Tesoro al 3,62%. Dopo qualche ora di clima nervoso, in ribasso di qualche frazione l'euro, che si muove su quota 1,10 contro il dollaro. Prezzo del gas in lievissima crescita sul mercato di Amsterdam, di riferimento per l'Europa: il future sul metano con consegna a ottobre ha chiuso la seduta in aumento dello 0,7% a 36,4 euro. Sul fronte dell'energia, il petrolio in assonanza con i mercati finanziari è invece sceso di oltre due punti percentuali a 67 dollari al barile. In questo contesto, in Piazza Affari nel paniere a elevata capitalizzazione il titolo migliore è stato quello di Prysmian, sceso del 3,9% a 59,2 euro, seguito da Stm in ribasso di tre punti percentuali, con Mps e Tim in calo del 2,7%. Generalmente deboli le banche, qualche acquisto su A2a (+1%) e Hera, salita dell'1,3%.
H.Eggers--HHA