Ad Haiti 24 morti per l'esplosione di un'autocisterna
Almeno 40 i feriti, mentre continua la violenza sull'isola
Ventiquattro persone sono rimaste uccise ieri e una quarantina ferite, metà delle quali gravemente ustionate, per l'esplosione di un'autocisterna carica di carburante ad Haiti. Diciannove sopravvissuti sono stati trasferiti negli ospedali specializzati per le ustioni gravi della capitale Port-au-Prince con un volo organizzato dal ministero della Sanità haitiano e dalla Ong Medici senza frontiere (Msf). La detonazione è avvenuta dopo che il camion cisterna aveva fatto un incidente nel distretto di Miragoâne, nel sud-ovest della martoriata isola caraibica. Il primo ministro ad interim, Garry Conille, ha convocato una riunione d'emergenza in seguito alla tragedia. Riunione durante la quale si parlerà anche della violenza che non accenna a diminuire ad Haiti. Più di 20 persone sono state infatti uccise e altre 15 ferite negli scontri tra due bande rivali durante un torneo di calcio che, paradossalmente, nel fine settimana doveva suggellare la tregua tra le gang di Boston e di Simon Pelé, a Cité Soleil, città di 300mila abitanti alla periferia della capitale Port-au-Prince.
R.Weber--HHA