Venezuela, 'non so se mio papà Américo de Grazia è vivo'
Straziante video della figlia Andreina a 62 giorni dal sequestro
"Oggi ricorrono due mesi dalla detenzione arbitraria di mio padre Americo De Grazia ed il dolore è ancora più forte di 62 giorni fa. E se vi chiedete perché, ecco la risposta: due mesi senza sentire la sua voce, senza poterlo vedere, né abbracciare, né sapere se sta bene. La cosa peggiore è che non siamo nemmeno sicuri che sia vivo". È straziante il video pubblicato da María Andreina de Grazia sull'account Instagram di suo padre, l'ex deputato italo-venezuelano Americo De Grazia, sequestrato da agenti incappucciati su una strada dello Stato minerario di Bolivar e da allora 'desaparecido', scomparso. L'unica cosa certa è la sua detenzione nell'Helicoide, la sede dei servizi segreti venezuelani, il Sebin, un luogo considerato un centro di tortura dall'Onu, da decine di Ong ed al centro dell'inchiesta della Corte Penale Internazionale. Américo de Grazia è uno dei dodici prigionieri politici con nazionalità italiana per i quali, ufficialmente, il nostro governo sta tentando con ogni mezzo diplomatico di ottenere la libertà. "Noi, i suoi parenti, abbiamo gridato al mondo l'enorme ingiustizia che si sta commettendo contro mio padre e, purtroppo, contro migliaia di venezuelani che vivono la sua stessa realtà. Vi ringrazio dal profondo del cuore se potete aiutarci a condividere questo video, il nostro solo strumento per essere la voce di mio padre oggi. So che non può vederci, non può sentirci, ma lo ringraziamo per continuare a essere la nostra forza", ha concluso Andreina con le lacrime agli occhi. Il Venezuela ha arrestato oltre 2.000 persone sgradite al governo di Maduro tra cui decine di leader politici dell'opposizione, manifestanti, studenti, sindacalisti, giornalisti, avvocati e attivisti per i diritti umani.
F.Schneider--HHA