Nato, Ucraina dentro ma non subito, confermato sostegno bellico
Meloni, 'spesa per la difesa aumenta, 2% fra obiettivi'
La dichiarazione finale del vertice Nato a Washington conferma gli aiuti a Kiev e il suo destino nell'Alleanza, anche se non ne è stata fissata una data, in attesa di convincere i Paesi ancora non troppo convinti. Gli Stati Uniti hanno annunciato che i jet F16 promessi sono già partiti, dalla Danimarca e dai Paesi Bassi, ed entro l'estate saranno operativi sui cieli di Kiev per respingere gli attacchi della Russia. Una garanzia per Volodymyr Zelensky, presente nella capitale americana anche se non al vertice, assieme agli oltre 40 miliardi di euro in assistenza finanziaria e alla sicurezza che gli alleati dell'Alleanza atlantica sono pronti ad assicurargli nel prossimo anno. La premier Giorgia Meloni rassicura intanto gli alleati al summit Nato di Washington sul 2% del pil per le spese militari e sull'impegno per la quota del nostro Paese nel fondo da circa 40 miliardi annunciato dall'Alleanza per Kiev, insieme a F16, nuove difese aeree (compreso un altro Samp-T italiano), un centro di coordinamento degli aiuti in Germania e un alto funzionario civile a Kiev. Nel documento finale del summit, c'è un accordo di massima sull'"irreversibilità" sul processo di adesione - "il futuro di Kiev è nella Nato", vi si legge - ma non c'è ancora una data. Quello che, invece, è stato esplicitato nella dichiarazione, è l'ennesimo monito alla Cina ad interrompere il suo sostegno a Mosca. Nel documento, si annuncia la nomina di un inviato del Sud per il Medio Oriente e per l'Africa: una buona notizia per Roma, anche se per il momento non ci sono nomi.
B.Koessmann--HA