'Il ruggito della pecora', libro indaga la pandemia a 360 gradi
Maria Rita Gismondo cerca risposte per non dimenticare il Covid
Dare risposte e accendere un faro sui tanti aspetti ancora da chiarire nella gestione della pandemia: questo l'obbiettivo del libro "Il ruggito della pecora-Covid, segreti e bugie per non dimenticare" di Maria Rita Gismondo, direttore-responsabile di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica bioemergenza dell'ospedale Luigi Sacco di Milano, scritto con il giornalista Claudio Minoliti. Sul virus che cambiò il mondo ci si chiede se è andato tutto bene e se siamo pronti alle prossime emergenze. Che cosa è davvero successo? Quali errori sono stati commessi e quali si potevano evitare? Quante vite si sarebbero salvate? E quante si potranno salvare, mentre l'Oms avverte che, presto o tardi, arriverà la "Malattia X". Queste le domande a cui la professoressa cerca di dare una risposta. Documenti, report e dichiarazioni ufficiali, le parole dei protagonisti, inchieste giornalistiche e giudiziarie, "sprechi e fiumi di denaro", articoli delle più autorevoli riviste scientifiche fungono da corollario tecnico e informativo agli interrogativi. Il volume, pubblicato da Byoblu Edizioni, è il racconto della crisi scritto da chi l'ha vissuto in prima linea e visto da vicino da un laboratorio, quello del Sacco, un'eccellenza italiana riconosciuta anche all'estero. Un viaggio in un mondo smarrito, che si mescola al privato anche intimo, tra sentimenti, passioni, scontri, delusioni e riconoscimenti, ma "soprattutto - spiega Maria Rita Gismondo - un grande atto di amore per la Scienza".
P.Garcia--HHA