Iss lancia la Rete delle città per l'equità della salute
Bellantone: "Lotta alle disuguaglianze deve essere una priorità"
L'Istituto superiore di Sanità ha annunciato questa mattina il lancio di un progetto che punta a creare una 'Rete Italiana delle città per l'equità della salute'. La rete, che si ispira ai principi delle cosiddette 'Marmot cities', punta a favorire buone pratiche e iniziative per ridurre le disuguaglianze di salute nelle città italiane, come già avviene in altre realtà locali di altri Paesi. Da oggi gli enti locali potranno aderire al progetto esprimendo una manifestazione di interesse. "La lotta alle disuguaglianze di salute, per una salute più equa e sostenibile per tutte e tutti, deve essere una priorità per il nostro Paese", ha affermato in una nota il presidente dell'Iss Rocco Bellantone. "L'Istituto, con le sue competenze che vanno dalla ricerca alla prevenzione alla sorveglianza, è la 'casa ideale' per il coordinamento di questa rete". Le 'Marmot cities' prendono il nome dall'epidemiologo ed esperto di diseguaglianze di salute britannico sir Michael Marmot e si basano sull'assunto che gli interventi su scala locale sono quelli più efficienti per correggere i determinanti sociali della salute. "L'azione locale è centrale poiché risponde alle condizioni in cui le persone nascono, crescono, lavorano, vivono e invecchiano", spiega Raffaella Bucciardini, che coordina il progetto per l'Iss. "Il Comune costituisce il naturale 'ombrello' sotto cui realizzare azioni mirate per la riduzione delle disuguaglianze che tengano conto dei determinanti sociali di salute". L'iniziativa è rivolta a tutti i principali attori che operano a livello territoriale, come le amministrazioni locali, i servizi sanitari e di cura, le organizzazioni che promuovono l'attivismo dei cittadini, le associazioni di volontariato, quelle religiose e della comunità.
A.Dankwers--HHA