Concerto al Teatro Verdi di Trieste per 101 anni di Luttazzi
'Cento anni di genialità'. Il 9 maggio con Danilo Rea
Il Teatro Verdi con la Fondazione Lelio Luttazzi e il sostegno della Regione Fvg, omaggia con un concerto il 9 maggio i 101 anni dalla nascita il genio eclettico di Lelio Luttazzi, jazzista, direttore d'orchestra, compositore. . Luttazzi, triestino, si trasferisce con la madre a Prosecco dopo la morte del padre, in un contesto sloveno: unico bambino italiano nella sua classe delle elementari. Dal parroco sloveno apprende le basi del pianoforte, poi strumento di riferimento per tutta la fortunata carriera. Allievo del Liceo Petrarca di Trieste, dove stringe amicizia col nipote di Italo Svevo, dirige l'orchestra al Teatro Politeama per il celebre cantante Bonino che, colpito dal talento del giovane, gli chiede di scrivere una canzone: Giovanotto Matto. Sarà un successo all'insaputa di Luttazzi, che solo dopo la guerra riceverà i proventi Siae e grazie ai quali si trasferirà a Milano. La sua è una storia molto triestina, che si inserisce nel nuovo corso del teatro di riportare in città le memorie del territorio, ora con Luttazzi, a giugno con Giorgio Strehler. Nella prima parte del concerto, il violinista Piero Mianiti dirige l'orchestra del Verdi sulle Danze Sinfoniche di Bernstein da West Side Story e Un americano a Parigi di Gershwin per portare lo spirito musicale degli anni postbellici, humus culturale di Luttazzi; nella seconda parte ci sarà un piano solo, del jazzista Danilo Rea. Per il sovrintendente Giuliano Polo, "il più antico teatro cittadino deve fare divulgazione, portare la grande musica al pubblico, e trovare una via in musica per rinsaldare le radici culturali del territorio, per chi ricorda e per i giovani che devono sentirsele narrare".
R.Weber--HHA