Carmen Consoli, 'facciamo musica col cuore altro che l'IA'
La cantautrice lancia da Avezzano il suo doppio vinile
"Suonare qui, in questa cattedrale è illuminante". Carmen Consoli imbraccia una chitarra e sale sul palco da sola, avvicinandosi all'asta con la fila dei plettri grigi che le permettono di passare con disinvoltura dal fingerstyle allo strumming. Le sue prime tre canzoni in scaletta ('A curuna', 'I pirati a Palermu', 'Rosa Canta e cunta') per il Concerto di Natale si propongono come un omaggio alla cultura popolare siciliana e a Rosa Balistreri. Non potrebbe essere altrimenti, del resto la cantautrice siciliana ha scelto la cattedrale di San Bartolomeo ad Avezzano (L'Aquila) per presentare in anteprima il suo nuovo progetto discografico 'Terra ca nun senti' in un uscita domani per Narciso Records e Warner Music Italia. Un doppio vinile che raccoglie una parte dello spettacolo del 2023 al Teatro Greco di Siracusa. La band la raggiunge sulle note de 'L'ultimo bacio', il tributo sempiterno a Modugno. Sul palco anche gli amici di sempre, tra cui Massimo, Puccio, Valentina, una formazione in acustico tra corde, fiati, archi, batteria e percussioni. L'organizzazione di Harmonia Novissima, sotto la direzione artistica di Massimo Coccia, garantisce un'acustica eccezionale che fa apprezzare la qualità degli arrangiamenti. Anche piccole, impercettibili sbavature diventano parte della poesia tra i giochi di luce. "Nel fare musica ci mettiamo il cuore, altro che intelligenza artificiale", dirà Consoli alla fine, nel ricevere il premio alla carriera Anna Luce, insieme all'omaggio della città di Avezzano: 'L'abbraccio d'Abruzzo', un'opera del maestro orafo Giuliano Montaldi ispirata alle decorazioni dei raffinati letti in osso animale rinvenuti nel 1936 nella vicina Alba Fucens. Tanti i successi in scaletta: da 'Geisha' a 'Confusa e Felice', passando per 'Parole di Burro', 'Blunotte', 'Mio zio', 'Amore di plastica', 'Il pendio dell'abbandono'. Tenendo conto della sacralità del luogo, la 'Cantantessa' ha qualche esitazione prima di cantare 'Buttana di to mà', la canzone che Rosa Balistreri ha scritto ispirandosi ai messaggi dei reclusi. Particolarmente intensa la cover 'Stranizza d'amuri' di Battiato, citata anche dal Vescovo dei Marsi, Giovanni Massaro. In apertura, il coro gospel di Sherrita Duran. Stasera si replica in Cattedrale alle 20.15.
B.Koessmann--HA